Arrivati nel borgo di Migliano si raggiunge l’area sommatale del Castello, naturale terrazza panoramica sulla vallata del Fersinone. Si parte dal parcheggio e si prende la strada bianca che in discesa ripida attraversa un oliveto ed un bosco e porta ad un incrocio di quattro vie. Da qui un sentiero ben tracciato scende nella valle stretta del Fersinone snodandosi a mezza costa nella roccia affiorante tra radure boscate e prati cespugliati con ginestre, ginepri, cisti, roverelle e lecci sino a udire da basso il fluire dell’acqua del torrente ed a intravedere spettacolari speroni rocciosi.
Si arriva a guadare il torrente per andare dall’altra parte verso un bosco alto di carpini bianchi ed abeti di Douglas. Durante il periodo autunno-invernale l’attraversamento del Fersinone può essere assai difficile; si consiglia pertanto di effettuare questa camminata lontano dai periodi particolarmente piovosi. Un breve tratto di sentiero che si svolge non lontano dal torrente e che passa vicino ai ruderi di un vecchio mulino ci porta a un altro guado del Fersinone. Oltre il torrente si inizia a salire in maniera decisa prima attraversando un bel bosco misto e poi una pineta che ci a un primo casale in pietra (vocabolo Sorbello).
Alternando altri tratti di pineta con un bosco di roverelle si arriva a un punto che si apre sul paesaggio tipico delle colline del Monte Peglia. Tenendo sempre la destra si passa sopra alla pineta della foresta demaniale di Fibbino, sede di un rifugio escursionistico per arrivare attraverso saliscendi a una villa padronale. Proseguendo sempre diritto si supera un’edicola votiva ed al primo bivio si piega a destra per l’itinerario turistico n°. 10 e per la strada Migliano- Fibbino.
Si percorre la strada con sulla sinistra una veduta della vallata del Nestore, tra Tavernelle e Pietrafitta, contornata dalle colline. L’ampia strada bianca viene a un certo punto abbandonata per una variante nel bosco per riprenderla poco dopo e percorrerla fino a raggiungere il punto di partenza, godendo di ampi panorami verso Perugia, la valle del Tevere e i monti dell’Appennino.
L’ultimo tratto dello stradone è un’importante sede del gioco del ruzzolone.