Il punto di partenza di questo itinerario è rappresentato dalla piazza centrale di Bettona, nelle vicinanze della Chiesa, del Municipio e del Museo.
Si consiglia, prima di partire, una passeggiata fra il reticolo di viuzze del centro storico e intorno alle mura urbiche da cui si possono godere vasti panorami sulla vallata di Assisi e sulle colline e i monti di una gran parte dell’Umbria.
Usciti dal borgo si sale per la strada asfaltata in direzione dei Cinque Cerri. Da subito si hanno varie prospettive sulle colline boscate che a ovest e sud cingono il promontorio di Bettona. Da questo punto panoramico e strategico si può osservare nelle vicinanze del borgo il monastero dei Cappuccini e nella piana del Topino, nei pressi di Passaggio di Bettona, la Villa del Boccaglione.
La passeggiata prosegue fra gli olivi sino a raggiungere i Cinque Cerri da dove, scendendo per strade bianche e sentieri che attraversano boschi costituiti in prevalenza da leccio, corbezzolo, erica, cerro ed acero si arriva alla strada ampia che lambisce il torrente Sambro.
In questo tratto di percorso si attraversa un tipico bosco alto in cui si individua, oltre alle piante già descritte in precedenza, il pungitopo e la presenza diffusa di esemplari di castagno. Attraversato il Sembro si continua prendendo il sentiero che in salita ripida si inoltra nel bosco di cerro, che lasciando il posto a eriche e ginestre, man mano che si sale, va poi a sfumare in caratteristici oliveti. Giunti a un sentiero di crinale, sfiorando ancora macchie miste, si percorre un tratto di asfaltata e si devia sulla destra salendo sino ad arrivare ad un casale rurale (voc. Casa Porzi).
Si prosegue per la strada che porta al borgo di Collemancio. In questo tratto di percorso si consiglia una breve deviazione per visitare i ruderi romani di Urvinum Hortense e godere di alcuni scorci panoramici su Assisi e Spello e l’ampia valle davanti al Subasio. Si arriva quindi a Collemancio dove val la pena fare un’altra sosta. Qui si svolge una famosa festa in cui ai passanti viene offerto vino direttamente dalle botti e qui si trova la bella chiesa di S. Stefano del XVI sec e il palazzo del Podestà del XIV sec. Tornando nei pressi dell’area archeologica si ridiscende alla valle del Sambro. Si percorre l’ampia strada di fondovalle fino a deviare a sinistra per risalire a Bettona, attraversando un territorio ben conservato caratterizzato dalla presenza di antichi casolari e oliveti.